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“Nella versione aggiornata (2012) di  Lessico Familiare, Cattelan torna su questioni - terrorismo, Brigate Rosse - e strategie - l’impiego dei mezzi di comunicazione (quotidiani anzitutto) - dei primi anni della propria carriera artistica, per riflettere su alcuni temi proposti dal recente attentato a un noto manager italiano, eseguito secondo modalità che, da subito, erano apparse come qualcosa di noto, un già visto: un modus operandi familiare - come da titolo dell’opera, appunto. Familiarità di un lessico che viene espresso dall’artista, per lo specifico accadimento e in senso più generale in riferimento al particolare momento di forte tensione sociale in Italia, non più per tramite del vecchio cuore a mani giunte, bensì mediante la spaccatura di quel segno a formularne uno nuovo ma altrettanto noto nel nostro Paese... realizzando altresì, in tal modo, un’ideale dittico ‘amore/odio’.
In merito a quest’opera, Nancy Spector scrive:


     L’obbiettivo a cui [Cattelan] tendeva, tuttavia, non era tanto richiamare specifici eventi o individui, quanto piuttosto rievocare stati d’animo ed emozioni che avessero echi nel presente [=concetto di familiarità]. Per quanto l’opera non parli direttamente di lui, Cattelan usa se stesso  come esempio, come personaggio le cui manie e i cui travagli invocano un’identificazione empatica da parte dell’osservatore. (Nancy Spector, Maurizio Cattelan: All, Guggenheim/Skira, Milano, p. 25).

Non sappiamo se qui si tratti di invocazione di un’identificazione empatica o, più realisticamente, della rappresentazione di un ipotetico rumore di fondo appena percettibile prodotto da un, più o meno diffuso, malcontento popolare. Quel che ci appare certo è che con quest’opera ci troviamo al cospetto di un nuovo Cattelan, mai così inquietante.”

                                                                           
                         Piergiorgio Di Summa

                                   (critico d’arte e curatore)








 

Innesto compiuto sulla curatela sgarbiana del Padiglione Italiano all'Arsenale durante la 54. Biennale d'Arte di Venezia (2011)

 

Innesto compiuto su "Lo inadecuado" di Dora García al Padiglione Spagnolo dei Giardini durante la 54. Biennale d'Arte di Venezia (2011)

 

Innesto compiuto su "The others" di Maurizio Cattelan al Padiglione Centrale dei Giardini durante la 54. Biennale d'Arte di Venezia (2011)

 

Innesto compiuto su "The others" di Maurizio Cattelan al Padiglione Centrale dei Giardini durante la 54. Biennale d'Arte di Venezia (2011). Attore della performance: Enzo Comin

 

Innesto compiuto su "Untitled (15 steps to the Virgin)" di Monica Bonvicini all'Arsenale durante la 54. Biennale d'Arte di Venezia (2011)

 

Innesto compiuto presso il ristorante del Padiglione Centrale ai Giardini durante la 54. Biennale d'Arte di Venezia (2011)

 
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artisfizio espone alla Galleria Massimo De Carlo (Milano) durante la personale di Carsten Höller dal titolo "Animals Works" (05/05/2011 - 08/07/2011)

 
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artisfizio espone alla Galleria Massimo De Carlo (Milano) durante la personale di Carsten Höller dal titolo "Animals Works" (05/05/2011 - 08/07/2011)